FARE IMPRESA TRA REALE E DIGITALE

IL MANIFESTO

Questo è l’anno della digitalizzazione dell’economia, delle nostre imprese. Lo ha suggerito e/o imposto la pandemia, lo ha stabilito il Next Generation Ue da Bruxelles, lo ha ribadito il Piano nazionale di ripresa e di resilienza da Roma e lo sta finanziando il ministero dello Sviluppo economico, guidato dal varesino Giancarlo Giorgetti.
C’è tempo infatti fino al 15 dicembre 2022 per le aziende che vogliono (devono!) partecipare ai bandi e ottenere i fondi specifici per questo obiettivo non più rinviabile in nessuna realtà economico-sociale.

I fondi, 608 milioni di euro in tutto, che vanno a riempire di risorse il “Piano voucher per le imprese”.
Ma questo è solo un versante della questione che avvolge e trasforma, giorno dopo giorno, le nostre realtà economiche alle prese con il caro energia e le incertezze geopolitiche globali. La digitalizzazione sta cambiando procedure e organizzazioni nelle imprese. Ed è la fase “inside”, interna. La digitalizzazione sta cambiando i prodotti e le forme di commercializzazione degli stessi. Ed è la fase “outside”, esterna.

La digitalizzazione sta cambiando natura, strumenti e diritti dei (nuovi) lavori e dei (nuovi) lavoratori, tra smart working, formazione di professionisti sempre più richiesti sul fronte dei dati e dell’informatica, riqualificazione dei dipendenti e rinnovamento delle imprese meno inclini alle nuove tecnologie, con il corollario decisivo dell’attrazione di talenti tra le generazioni native digitali.
E la digitalizzazione è protagonista anche nell’altra grande sfida di questa era: la transizione energetica. Ecco, l’anno del digitale è qui. Non sprechiamolo.